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Il Treno Moreno


C'era una volta, tanti anni fa, un Treno di nome Moreno. Facevano parte della sua brigata Brontolone il controllore, Fantasista il macchinista, Alieno il capotreno e Folletto il maghetto. Quando Alieno il capotreno usava il suo fischietto, Fantasista il macchinista entrava in azione e il Treno Moreno cominciava il suo viaggio. Ogni mattina ad inizio corsa, sul Treno Moreno, Folletto si metteva nella sua postazione, cioè sotto il sedile di Brontolone, per poi procedere con la sua missione: guardare, cercare e agire perché tutto il percorso doveva pulire! Folletto aveva imparato a riconoscere i viaggiatori abituali e sapeva bene cosa doveva fare... C'era il Signor Armando, che di prima mattina saliva sul Treno Moreno per andare al lavoro e aveva sempre le mani occupate: valigetta porta documenti, ombrello, anche se fuori c'era uno splendido sole, e l'immancabile sigaretta tra le dita... Il Signor Armando era un accanito fumatore: salito sul treno, e dopo aver trovato un posto dove sedersi, la prima cosa che faceva era accendersi una sigaretta. Mentre fumava, guardava fuori dal finestrino, e la sua mente già pensava al lavoro che lo aspettava. Quando la sigaretta aveva finito, e ormai solo il mozzicone era rimasto, ecco che il lancio dal finestrino era garantito! Ed è qui che entrava in azione Folletto: PUF, con la sua magia, in men che non si dica, riusciva a raccogliere il mozzicone e a metterlo nel contenitore che si trovava sotto il sedile di Brontolone. C'era anche la Signorina Tina che sempre di prima mattina saliva sul Treno Moreno per andare a trovare sua zia che abitava a Porta Pia. Tina soffriva di una brutta allergia e viaggiava sempre con le tasche piene di fazzoletti. Appena saliva sul Treno la sua allergia si faceva sentire: etciú etciú etciú, cominciava a starnutire Tina, e così per tutto il percorso usando fazzoletti a più non posso! Li seminava dappertutto ed ecco Folletto: PUF, con la sua magia raccoglieva tutto quel che cadeva. A fine giornata il contenitore vicino a Brontolone era talmente pieno che quasi straripava! Un giorno però Folletto venne a sapere che il Treno Moreno doveva andare in pensione. Subito convocò Brontolone: bisognava fare qualcosa e presto perché tutto il loro lavoro non andasse disperso! Pensa, pensa, pensa... Ecco l'idea! Bisognava insegnare a tutti i viaggiatori la magia di Folletto, ogni donna, uomo, bambino doveva usare la propria magia perché vivere nel pulito è la più bella cosa che ci sia!

Folletto e Brontolone ebbero un gran da fare, ma la magia cominciò a funzionare: mentre guardava dal finestrino, il Signor Armando smise di lanciare il suo mozzicone e cominciò, come per magia, a riporlo nel contenitore vicino a Brontolone.

La Signorina Tina iniziò a mettere tutti i suoi fazzoletti nella sua borsetta e la magia divenne perfetta!

Il Treno Moreno arrivò a fine corsa, un po’ stanco e malandato. Folletto però era contento, perché era riuscito nel suo intento: fare capire ai viaggiatori che basta poco per tenere pulito. Basta un po’ di buona volontà e poi... la magia la sua parte farà.


Il Treno Moreno, finito il suo giro, in stazione è arrivato.

È pronto per voi per essere colorato.


Gli Autori: Folletto il maghetto e Brontolone il controllore





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