Se pensava a questo fatto, lo trovava veramente buffo.
Alla nascita lo avevano chiamato Mago e lui, crescendo, era diventato veramente un Mago.
Sicuramente era stato anche Merlino a ispirarlo da piccolo. Con tutte quelle storie fantastiche da personaggio così fuori dagli schemi, così saggio, così leggero e così simpatico, era diventato il suo eroe.
Poiché ammirava anche la capacità di Merlino di non perdersi mai d’animo, soprattutto quando le sue magie non riuscivano alla perfezione, nacque in Mago il desiderio di diventare come lui.
“Sbagliando s’impara”, soleva dire.
Gli anni passavano e Mago, ormai avanti con l’età, a furia di tentativi, di prove, di disastri, di quasi successi, era riuscito finalmente a creare la sua Magia Perfetta.
E che Magia! Al solo pensiero c’era da sbellicarsi dalle risate.
Si chiamava “ Magia del Fermo Immagine” e andava a ritroso.
Era stupendo vederla applicata ai mozziconi che si trovavano a terra, in strada!
Mago con la sua bacchetta magica toccava il mozzicone e in una manciata di secondi ti ritrovavi davanti la vera persona, trasformata provvisoriamente in statua di ghiaccio, che stava gettando a terra proprio quella sigaretta oramai completamente fumata.
Sia la persona che il mozzicone potevano stare in quella posizione anche per ore, senza peraltro prendersi mai il raffreddore.
Quindi c’era tutto il tempo per chiamare i vigili che facevano le foto a testimonianza del gesto, scongelavano con la bacchetta dal tocco caldo la persona e una volta asciutta le davano una bella multa.
La stessa sorte toccava ai proprietari dei cani che non raccoglievano la cacca dei loro simpatici animali, a chi buttava a terra lattine, bottiglie, mascherine, carte delle caramelle e a chi abbandonava nell’ambiente ogni genere di rifiuto, anche ingombrante.
Nessuno di coloro che si comportavano male poteva sfuggire alla bacchetta magica di Mago!
Volevi salvarti? Bene, se non buttavi nulla a terra, non c’era niente di tuo che potesse essere investito dalla Magia del Fermo Immagine.
Come nei migliori film polizieschi non bisognava quindi lasciare tracce da nessuna parte, sia in strada che nei parchi cittadini.
Il Comune di Cusano Milanino, dove abitava Mago, stava diventando ricchissimo a furia di multe, perché con la magia nessuno poteva farla franca e perché, purtroppo per l’ambiente, erano in molti a essere maleducati.
Mentre le casse del Comune si riempivano, tanti portafogli si svuotavano.
Fino a quando i maleducati a un certo punto iniziarono a capire che forse sarebbe stato meglio spendere i propri soldi non in multe ma in gelati, torte, pasticcini, serate al ristorante, gite sul lago, weekend al mare, viaggi in mongolfiera.
Quindi successe un’altra magia, questa volta senza bacchetta magica: più i maleducati capivano e diventavano educati, più Cusano Milanino diventava pulita e ancora più bella.
I suoi sforzi avevano prodotto proprio un bel risultato; così Mago, felice, prese la decisione di mettersi in lista d’attesa per ricevere il premio Nobel di Magia.
Era certo che lo avrebbe vinto.
Gli Autori: Mago e la Magia del Fermo Immagine
Immagine: pixabay.com
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